“Monet e gli Impressionisti in Normandia”
Museo Revoltella – Trieste
Il Museo Revoltella di Trieste ospita una mostra dedicata agli Impressionisti. Si tratta di un’esposizione particolare centrata sul forte fascino che questi artisti subirono dal peculiare ambiente della Normandia. La mostra è curata da Alain Tapié e descrive, attraverso un considerevole numero di opere, un viaggio immaginario tra gli scenari unici e suggestivi di questo paese. Il nucleo più consistente delle opere esposte fa parte della Collezione Peindre en Normandie, ma sono presenti molti capolavori provenienti da collezioni private e da altri importanti musei come il Belvedere di Vienna e il Musée Marmottan Monet di Parigi.

Gli Impressionisti e la Normandia
Il legame degli Impressionisti con la Normandia fu molto forte e lo stesso Monet decise di vivere in questi luoghi gran parte della sua vita. Da qui si ispirò per il suo dipinto “Impression, soleil levant” del 1872, opera basilare che diede il nome a tutto il movimento. Una suggestiva veduta del porto di Le Havre colta dalla finestra di casa sua proprio nell’istante del sorgere del sole. Catturare la luce, far vibrare i colori e ricreare le sensazioni dell’attimo visivo, questi gli elementi essenziali della poetica impressionista. Luogo importante e ricco di significato per gli impressionisti fu sicuramente la fattoria Saint-Siméon. Qui gli artisti si intrattenevano fra di loro, dipingevano e godevano della natura che li circondava. Alcune opere presenti ne mostrano suggestivi scorci.


I luoghi e i protagonisti
La Normandia, ricca di paesaggi particolari, fu veramente terra di grande ispirazione per molti artisti, non solo impressionisti. L’inglese William Turner fu uno dei primi che dedicò assiduamente il suo lavoro allo studio del paesaggio naturale normanno per coglierne la luce e le forme, le sfumature cromatiche più intense. Da questi studi gli Impressionisti partirono per esplorare l’energia di una natura quasi selvaggia che risplendeva in tutte le sue più incredibili sfumature.

Già prima di Monet forse, Eugène Boudin prese il suo cavalletto e lo portò fuori dallo studio per dipingere nell’ambiente naturale. Tra i molti pittori che rimasero ammaliati da questi luoghi troviamo anche Delacroix, Courbet, Corot e poi gli impressionisti come Monet e Renoir, il post-impressionista Bonnard e molti altri ancora.


Paesaggi incantati
Il mare, le spiagge, i porti, le falesie ma non solo. La Normandia si presentava con vaste distese di prati verdi, paesaggi sempre cangianti e suggestive visioni atmosferiche. Un cielo infinito, i riflessi sull’acqua, la luce che vibrava in ogni ora del giorno e trasformava tutto in scenari inaspettati. Si può ben capire quanto questi artisti, amanti della pittura en plein air, ne fossero ammaliati. Lo si può vedere soprattutto dai capolavori esposti in questa mostra che ne raccontano proprio la grande ammirazione e predilezione.


Percorso della mostra
Il percorso della mostra si sviluppa in cinque sezioni raccontando, attraverso le opere, i luoghi della Normandia: l’estuario della Senna presso Dieppe, le spiagge di Trouville e i litorali di Deauville, Le Havre, il porto di Fécamp. Nei dipinti si percepisce l’emozione provata davanti allo spettacolo di una natura quasi incontaminata. La luce con i suoi effetti suggestivi, l’energia del mare, i prati sconfinati, le scogliere battute dal vento, i colori del cielo che cambiano, tutti temi molto cari agli impressionisti.


Effetti suggestivi
Da questi straordinari dipinti possiamo immaginare i luoghi e percepirne l’atmosfera. La grande capacità di questi artisti fu di riuscire a catturare gli elementi naturali ed atmosferici proprio nel momento in cui si manifestavano. In alcune opere riusciamo a captare il riverbero della luce all’imbrunire o i riflessi dell’acqua al tramonto, in altre possiamo scorgere il vento sulle scogliere oppure intuire la nebbia mattutina. Tutto questo grazie ad una tavolozza cromatica di forte intensità. Gli impressionisti con la loro tecnica pittorica riuscirono a cogliere gli effetti più suggestivi della natura e del paesaggio della Normandia trasferendone sulla tela le emozioni provocate da quelle visioni. Alcuni di questi dipinti sono veramente straordinari, in particolare i tramonti e vi assicuro che ne rimarrete ipnotizzati.


Una nuova epoca
Osservando attentamente i quadri si possono scorgere anche alcuni segni di cambiamento che annunciano l’arrivo della modernità. Mi ha colpito molto il dipinto Bagno a Étretat (1858), di Eugène Le Poittevin. Una scena di uomini e donne che fanno il bagno, ridono, nuotano e galleggiano sulle onde. Suggestivo anche l’effetto ricreato all’entrata della mostra dove, in un ambiente immersivo, il quadro prende vita e si anima di bagnanti al mare. Litorali pieni di villeggianti che si godono il sole o nuotano in mare ma anche gli Yachts nelle darsene vicino alle barche. Nuovi scenari e nuovi personaggi che entrano a far parte dei dipinti annunciando una nuova epoca.



Museo Revoltella Trieste
Visitata la mostra sugli Impressionisti vi consiglio di esplorare anche l’intero museo. Fu fondato nel 1872 grazie al lascito del Barone Pasquale Revoltella che donò alla città il Palazzo con l’intera sua Collezione e una somma consistente che servì ad ampliare la raccolta con successive acquisizioni di opere d’arte. Occupa tre edifici, il Palazzo ottocentesco, dimora storica del Barone, Palazzo Brunner e Palazzo Basevi, le attuali sedi della Galleria d’Arte moderna, inglobate successivamente dopo una completa ristrutturazione degli edifici.
Il Palazzo ottocentesco
Le sale del palazzo sono magnifiche e molto raffinate. Diversi sono gli stili delle decorazioni e degli arredi, ma tutti ricchi di fascino ed estremamente preziosi, specchio di quello stile eclettico tipico dell’epoca. Soffitti a cassettoni dorati, mobili e pareti tappezzate dello stesso colore, pavimenti intarsiati, cristalli e lampadari in vetro, suppellettili originali e orologi decorati come dipinti, colonne, pilastri e sculture celebrative. Un insieme veramente ridondante e solenne che comunica l’importanza del proprietario, nominato barone proprio dal governo austriaco.
Le sale del palazzo
Alcune sale sono dei veri gioielli come la biblioteca privata, in stile neobarocco, che conserva ancora edizioni rarissime e molti oggetti esotici, collezionati durante le spedizioni. Salottini privati, stanze da letto, il magnifico salone da ballo e la grande sala da pranzo, sono tutti ambienti che raccontano la vita del Barone e della sua famiglia ma anche i suoi viaggi, i suoi interessi commerciali e la sua importante carriera di finanziere.
Il taglio dell’Istmo del Canale di Suez
Vicepresidente della Compagnia del Canale di Suez lui stesso si recò in Egitto per visitare i lavori e sicuramente questa fu l’impresa più importante che sostenne sia economicamente che diplomaticamente. Bellissime sono le sculture sullo scalone del palazzo che onorano questa impresa titanica. Il Barone fu imprenditore, filantropo ma soprattutto mecenate e proprio da questa passione scaturì la sua importante collezione d’arte e la volontà di continuare ad alimentarla donandola alla città di Trieste.
Galleria d’arte moderna
Dalle sale dell’antico palazzo, i primi due piani, si passa al percorso della galleria dove sono esposte numerose opere, dipinti e sculture, distribuite su quattro piani. Molti sono gli artisti italiani importanti che si susseguono, solo per citarne alcuni: Fattori, Hayez, Previati, De Nittis, Canonica, Bistolfi. Ci sono poi molti acquisti provenienti dalle Esposizioni Internazionali.
Le sale e l’allestimento
Molto bella la sala delle sculture con un considerevole numero di opere importanti. Negli spazi dedicati agli artisti del primo ‘900 possiamo ammirare lavori di Marussig, Casorati, Sironi, Martini e De Chirico. Nell’ultima sala al sesto piano con le vetrate panoramiche sulla città, il fiore all’occhiello dell’intero progetto di Carlo Scarpa, sono esposte opere del secondo ‘900, tra i molti artisti troviamo Afro, Vedova, Fontana, Burri e Pomodoro.
Devo dire che mi ha colpito molto la dimora del barone, ben curata e conservata. Per quanto riguarda la Galleria d’Arte Moderna, bello l’allestimento delle sale che segue il progetto di Carlo Scarpa. Tra le moltissime opere esposte ci sono tantissimi capolavori sia di artisti italiani che stranieri. Sarebbe molto interessante riuscire a valorizzarli ancora di più, magari con allestimenti a tema interconnessi fra di loro.
Piazza Unità d’Italia
Il Museo Revoltella si trova proprio in centro a Trieste, vicino alla bellissima Piazza Unità d’Italia che si affaccia direttamente sul mare. Usciti dal museo è d’obbligo quindi fare una breve sosta proprio qui, da dove si può godere di una vista spettacolare. Gli imponenti palazzi disposti come in una scenografia teatrale sono finemente decorati e attestano gli antichi splendori di quella che fu una grande capitale mitteleuropea. Locale famoso è il Caffè degli Specchi, un tempo tappa di personaggi illustri come James Joyce e Italo Svevo. Non ci resta quindi che sederci e assaporare un buon caffè immergendoci in questo incantevole panorama.
Castello di Miramare
Il mare, il vento, la luce che si riflette e crea scenari affascinanti, sono tutti elementi presenti a Trieste e che, se ci pensate, ricordano molto i paesaggi della Normandia dipinti dagli Impressionisti. Prima di lasciarci però vorrei portarvi in un luogo che regala degli scorci veramente emozionanti: il Castello di Miramare. Si trova sul promontorio di Grignano, uno sperone roccioso a picco sul mare e fu residenza dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo e della moglie Carlotta del Belgio.
Il castello è bellissimo ma quello che colpisce di più di tutta la zona è la fusione che si è creata tra arte e natura, tra il mare, il parco e l’edificio, un insieme naturale e artificiale arricchito da sculture, laghetti e serre. Vi consiglio di fare anche solo una breve passeggiata lungo il mare verso il castello, magari al tramonto e potrete respirare un’atmosfera preziosa, quasi incantata. Da qui, osservando l’orizzonte, il mare, il cielo, l’aria, la luce, i colori, la vegetazione e i profumi sembrano tutti fondersi in un’unica veduta, spettacolare ed emozionante.
Informazioni
La mostra “Monet e gli Impressionisti in Normandia” è visitabile fino al 5 giugno 2022. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 e chiuso il martedì. Il prezzo del biglietto comprende anche la visita al Museo Revoltella. Potete prenotare la visita direttamente sulla pagina ufficiale del museo a questo link
Bravissima!Leggendoti , mi sono rituffata nei luoghi meravigliosi della mia regione francese preferita!E naturalmente nel mondo pittorico di Monet,il mio artista preferito!Baci.
Grazie! Ti assicuro che alcune opere, in particolare i tramonti, catturano lo sguardo e rimani lì, incantata dai luoghi e dagli effetti cromatici creati dagli artisti. Un caro saluto.
Un abbraccio.